Loano - Nella giornata di ieri, martedì 24 aprile presso il Loano 2 Village, è stato assegnato il premio “Carlo Geddo” dalla sezione A.I.A. “Stefano Grasso” di Albenga a un direttore di gara o dirigente arbitrale ligure distintosi in ambito nazionale o internazionale. Il riconoscimento, giunto alla 29^ edizione e dedicato al primo presidente e fondatore della sezione, quest’anno è stato conferito al dirigente nazionale imperiese Maurizio Viazzi, Vice Commissario e Responsabile degli osservatori arbitrali nella Commissione Arbitri Interregionale. Ospite d’eccezione è stato il presidente nazionale dell’A.I.A. Marcello Nicchi che torna a presenziare alla cerimonia dopo tre anni dall’ultima presenza.
Nel corso della kermesse, presentata dal giornalista Luca Berto e dall’artista loanese Alessandro Gimelli, sono stati assegnati altri riconoscimenti: il premio “Gianluigi Ferro”, che viene assegnato ad un arbitro ingauno distintosi per l’attività associativa, è stato consegnato a Nicola Penasso, Assistente arbitrale in Serie D; il premio “Stefano Grasso”, attribuito al migliore osservatore a livello regionale, è stato vinto da Maurizio Bello della sezione di La Spezia, mentre il premio “Claudio Rosso”, dedicato ai più promettenti fischietti della regione, è andato a Pietro Campazzo appartenente alla sezione di Genova.
A Filippo Morbelli è andato invece il premio “Martino Simone” per il miglior giovane direttore di gara albenganese, mentre Luca Degiovanni, della sezione di Novi Ligure, si è aggiudicato il premio ”Sezione di Albenga”, che sarà consegnato al miglior assistente a disposizione dei massimi campionati regionali.
Inoltre è stata premiata la giovane Julia Ruggieri per il concorso “Arbitro 2.0”, iniziativa che coinvolge i giovani associati ingauni nel corso di tutta la stagione sportiva e volta a riconoscere la costante partecipazione alla vita sezionale.
Parallelamente alla premiazione, la serata ha ospitato un evento culturale curato dall’associato Alessandro Sbarile, il quale ha analizzato il funzionamento delle varie Associazioni arbitrali in giro per il mondo, grazie alle testimonianze degli stessi arbitri che le vivono.